RIETI - Per i pendolari sabini, neanche usufruire delle agevolazioni è semplice. Anzi, per Sabrina, studentessa residente a Montopoli di Sabina, iscritta al primo anno di Ingegneria meccanica all’università La Sapienza di Roma, il bonus trasporti di 60 euro per il mese di ottobre, regolarmente ottenuto secondo la procedura prevista dal sito del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, è inutilizzabile.
La vicenda. Pensato per aiutare studenti e famiglie ad ammortizzare i costi della mobilità, il bonus è rimasto intrappolato in un sistema di vasi burocratici non comunicanti, in cui nessuno riesce a trovare una soluzione. «Ci siamo collegati al sito - racconta il papà, il signor Franco, lettore de Il Messaggero, che ha deciso di rendere pubblico il disservizio di cui è vittima la figlia. - Abbiamo seguito le istruzioni e, nell’indicare il gestore dove spendere il bonus, abbiamo scelto, tra le opzioni presenti, Trenitalia.
Gli esiti. Morale della favola? «Abbiamo il bonus, ma non possiamo utilizzarlo e siamo costretti a rinunciarci, cosa davvero ingiusta. E questo perché il gestore, nonostante faccia parte dello stesso consorzio, non eroga abbonamenti Metrebus. Ci hanno pure suggerito - prosegue Franco - di modificare il modulo, cambiando il nome del gestore, ma non si può fare. È stato anche inutile chiedere informazioni al numero 892021, che ha sempre squillato a vuoto». Insomma il bonus c’è, ma non si vede e Sabrina se vuole andare all’università deve pagare l’abbonamento a prezzo pieno o fare come sta facendo dall’inizio del mese, cioè viaggiare a 9,30 euro al giorno, tanto costa il biglietto quotidiano.